Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU mirano a porre fine alla fame entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo la direzione da seguire è, in primis, la produzione di cibo coltivato in un modo buono: per i contadini, per i cittadini e per il pianeta.
E’ l’obiettivo della campagna Good Food for All, organizzata da 25 partner europei riuniti nel progetto triennale ‘Make Europe Sustainable for All’ (MESA).
La campagna #GoodFood4All è sostenuta dalla rete GCAP Italia. L’obiettivo della campagna, che promuove una serie di azioni, è quello di chiedere il cambio radicale della Politica Agricola Comune che ogni anno distribuisce finanziamenti per oltre 60 milioni di euro in favore dell’agricoltura intensiva. Diversamente l’ambizione è quella di riformulare le regole della PAC nel rispetto di natura, biodiversità e clima.
Di seguito riproponiamo un articolo del blog Organic without boundiers sull’elenco dei “Dirty Dozen” ovvero i cibi con i maggiori residui di pesticidi.
Per l’elenco Dirty Dozen™ 2018, EWG ha individuato i prodotti con i maggiori carichi di residui di pesticidi. Le fragole sono in cima alla lista seguite da spinaci, nettarine, mele, uva, pesche, ciliegie, pere, pomodori, sedano, patate e peperoni dolci. L’EWG riferisce che ognuno di questi alimenti è risultato positivo per un certo numero di residui di pesticidi diversi e conteneva concentrazioni di pesticidi più elevate rispetto ad altri prodotti.
Risultati chiave
- Più del 98% dei campioni di fragole, spinaci, pesche, pesche, nettarine, ciliegie e mele sono risultati positivi al controllo dei residui di almeno un pesticida.
- Un singolo campione di fragole ha mostrato 20 diversi pesticidi.
- Gli spinaci hanno più residui di pesticidi in peso di tutti gli altri prodotti testati, con tre quarti dei campioni testati contaminati da un insetticida neurotossico che è vietato l’uso su colture alimentari in Europa.
Uso di pesticidi
Secondo lo Special Rapporteur on the right to food, Hilal Elver, e lo Special Rapporteur on Toxics, Baskut Tuncak, “l’uso eccessivo di pesticidi è molto pericoloso per la salute umana, per l’ambiente ed è fuorviante affermare che sono essenziali per garantire la sicurezza alimentare”. Gli esperti delle Nazioni Unite avvertono che alcuni pesticidi possono persistere nell’ambiente per decenni e rappresentare una minaccia per l’intero sistema ecologico da cui dipende la produzione alimentare. L’uso eccessivo di pesticidi contamina il suolo e le fonti idriche, causando la perdita di biodiversità, distruggendo i nemici naturali dei parassiti e riducendo il valore nutrizionale degli alimenti. L’impatto di tale uso eccessivo impone inoltre costi vertiginosi per le economie nazionali di tutto il mondo.
Le persone che mangiano prodotti biologici mangiano meno pesticidi
Gli alimenti biologici sono coltivati in armonia con la natura, privi di sostanze chimiche nocive. Attraverso la rotazione delle colture e la selezione di varietà di colture con una resistenza naturale a particolari parassiti e malattie, gli agricoltori biologici sono in grado di ridurre o evitare problemi di malattie e la necessità di controllarli con apporti chimici. Inoltre, la ricerca ha trovato che mangiare una dieta biologica per una settimana può causare un calo dei livelli di pesticidi di quasi il 90% negli adulti.
I Quindici Puliti
L’elenco Clean Fifteen dell’EWG di prodotti meno suscettibili di contenere residui di pesticidi comprende avocado, mais dolce, ananas, cavoli, cipolle, piselli dolci congelati, papaia, asparagi, manghi, melanzane, kiwi, meloni bianchi e gialli, cavolfiori e broccoli. Relativamente pochi pesticidi sono stati individuati su questi alimenti e i test hanno rilevato basse concentrazioni totali di residui di pesticidi.