Il rapporto 2019 “I padroni della terra” è stato presentato il 4 maggio a Roma, presso il Mercato di Campagna Amica, in occasione del lancio della campagna FOCSIV “Abbiamo riso per una cosa seria”. Il rapporto è stato realizzato in collaborazione con GCAP Italia, nel quadro del progetto “Make Europe Sustainable for All” e della campagna “GoodFood4All”, finanziato dalla Commissione europea.
Il rapporto affronta il tema dell’accaparramento della terra (land grabbing). Un fenomeno guidato da interessi economici e politici di poteri sovrani ed imprenditoriali che si svolgono al di sopra dei diritti, dei bisogni e delle speranze delle comunità locali. Il fenomeno si concretizza attraverso l’acquisto, l’affitto sottocosto o l’espropriazione dei terreni alle popolazioni locali per grandi coltivazioni, spesso a monocultura, e per lo sfruttamento di risorse naturali. Il rapporto contiene una serie di informazioni e dati sul tema, raccolti attraverso la fonte Land Matrix, e riporta alcune storie di sopraffazione delle comunità più povere, che non hanno più diritto neanche alla loro terra, alla loro sopravvivenza.
“I padroni della terra”, che evidenzia il dato globale di accaparramenti per 71 milioni di ettari di terra per un totale di 1.800 contratti di acquisto o locazione, esamina alcuni casi per mostrare la varietà del fenomeno, delle sue forme e dei suoi attori. Si riportano i casi di accaparramento in Repubblica Democratica del Congo, Madagascar, Mali, Etiopia e Amazzonia peruviana, per poi entrare nel merito degli strumenti normativi che possono regolare il comportamento delle imprese e degli Stati per la difesa del diritto alla terra.
E’ per questo che il rapporto avanza alcune raccomandazioni per rendere vincolante l’impegno degli Stati e delle imprese, e per orientare la cooperazione alla difesa del diritto alla terra di contadini e popolazioni indigene.
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