In vista del summit del prossimo weekend, ecco la lettera firmata Civil 20, coalizione formata da oltre 560 organizzazioni e reti internazionali provenienti da più di 100 Paesi, tra le quali anche GCAP Italia.
“I livelli di povertà e malnutrizione nel mondo stanno aumentando, la pandemia continua a generare conseguenze a livello globale, incrementando le disuguaglianze, e sono purtroppo evidenti i ritardi nell’attuazione dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi sul clima. Ritardi che minacciano le persone e il pianeta”. Inizia così la lettera-appello indirizzata al premier Mario Draghi “affinché l’imminente Summit del G20 e la successiva COP26 siano occasione per mostrare la capacità di dar seguito a enunciazioni e buoni propositi con azioni concrete ed efficaci” su diritti, sanità e ambiente. Firmata: Civil 20, la Società Civile internazionale – che dialoga con i governi del G20, formata da oltre 560 organizzazioni e reti internazionali provenienti da più di 100 Paesi – in sintonia con gli appelli formulati da António Guterres, segretario generale dell’Onu, da Papa Francesco e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La rete Civil 20, oltre all’appello al presidente del Consiglio, lancia anche un allarme in vista del Summit del G20 in programma il prossimo weekend: “Il mondo che vogliamo non è quello dei forti che sono generosamente capaci di accogliere i più deboli, ma quello costruito condividendo le vulnerabilità e i talenti di tutte e di tutti. L’interdipendenza tra le persone, i popoli e il pianeta è altissima, e solo un percorso condiviso e fondato sul rispetto dei diritti umani, della parità di genere e dell’equità è in grado di assicurare davvero tutele e dignità per tutte e tutti”, si legge nella lettera. Che contiene alcuni punti concreti, considerati dalla rete essenziali, “usando le tre priorità presentate dalla presidenza italiana del G20: People, Planet, Prosperity, ma modificandole in People, Planet, Democracy: non ci può essere prosperità senza l’inclusione e la partecipazione di tutte e di tutti”. Ecco i punti su cui si chiede al G20 di impegnarsi politicamente e finanziariamente, sia al proprio interno sia sul piano internazionale rafforzando il sistema delle Nazioni Unite.
People
Dal promuovere i diritti umani, la parità di genere, l’equità e l’inclusione al garantire un equo accesso all’assistenza sanitaria di qualità, favorendo la medicina di genere, la produzione e distribuzione di vaccini, farmaci e strumentazione diagnostica a livello globale in modo equo. E ancora. Assicurare la dovuta protezione ai minori e la doverosa attenzione ai loro diritti fondamentali e affrontare la malnutrizione, tutelare la sicurezza alimentare e rispondere alle carestie con azioni concrete. Questi alcuni delle richieste portate avanti dalla rete Civil 20.
Planet
Dalle persone al pianeta. Tra le raccomandazioni spuntano il voler “garantire un approccio sistemico alle crisi sanitarie, climatiche, naturali e sociali affinché non si lasci indietro nessuno; soddisfare le promesse sui finanziamenti per il clima, raggiungendo e superando i 100 miliardi di dollari all’anno. Questo per l’Italia comporta il raddoppio delle risorse pubbliche attualmente stanziate, raggiungendo almeno 1 miliardo di euro nel 2022, e prevedendo una roadmap per raggiungere i 4 miliardi entro il 2025”.
Democracy
Favorire l’allargamento dello spazio fiscale nei Paesi a basso e medio reddito, gravati dalle esigenze di spesa dovute alla pandemia, attraverso una più robusta iniziativa sul debito, una riallocazione dei Diritti Speciali di Prelievo dei Paesi ricchi in favore di quelli più vulnerabili e intraprendere una riforma ambiziosa del sistema di tassazione internazionale d’impresa nell’ambito delle Nazioni Unite dove i paesi a basso e medio reddito hanno pieno diritto di partecipazione. Raggiungere e mantenere l’obiettivo dello 0,7% del rapporto fra Reddito Nazionale Lordo (RNL) e Aiuto Pubblico allo Sviluppo, stabilendo un piano scadenzato annualmente per raggiungerlo. Intervenire sulla governance dei processi di digitalizzazione per evitare monopoli, abusi e spazi per alimentare l’odio e la violenza, favorire l’accesso di donne e ragazze ai processi di digitalizzazione. Garantire il rispetto dei diritti umani, dello stato di diritto e della libertà di espressione: troppo spesso esponenti della società civile e sostenitori dei diritti umani sono vittime di violenze e di detenzioni arbitrarie.
Scarica la lettera aperta al Premier Draghi da parte del Civil 20