In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà, che si celebra il 17 ottobre, GCAP chiede misure serie contro le disuguaglianze per eliminare la povertà entro il 2030.
La comunità globale ha trovato accordo sul porre fine alla povertà entro il 2030. Abbiamo i mezzi per farlo, se creiamo una distribuzione più equa. C’è abbastanza ricchezza. Solo un piccolo gruppo di super-ricchi – il 1% più ricco e in molti paesi poche persone – sta afferrando le risorse per se stesso. Questa tendenza è ancora più estrema a livello mondiale, con un gruppo di poche decine di uomini che sottraggono ricchezza alle persone attraverso le multinazionali
Per fare questo, stanno usando politiche neoliberali dagli anni ’70 e, negli ultimi anni, sempre più altre strategie politiche vengono utilizzate per influenzare governi e media. I movimenti populisti spesso sono foraggiati da ricchi finanziatori e usati per creare capri espiatori e alimentare ulteriori politiche e visioni di destra. Inoltre, lo spazio della società civile sta diminuendo in molti paesi.
Di conseguenza, l’ingiustizia sociale sta aumentando e la fame sta tornando. Nel settembre di quest’anno, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ha annunciato che dopo un costante calo del numero di persone afflitte da fame e malnutrizione, è aumentato di nuovo – 815 milioni di persone soffrono di fame nel 2016, 38 milioni di più rispetto al 2015.
L’Agenda 2030 dell’ONU crea un quadro opposto che mira a portare radicali cambiamenti e trasformazioni per le persone e il pianeta. In occasione della Giornata mondiale dell’azione, il 25 settembre 2017 – biennio dell’agenda 2030, sono stati organizzati più di 1000 eventi in 116 paesi e sono stati richieste azioni coerenti e chiare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Le persone che vivono ai margini delle società hanno parlato in questa Giornata mondiale dell’azione e stanno anche sollevando le loro voci in molte lotte locali e nazionali. Per assicurarsi che “nessuno sia lasciato indietro” non sia solo uno slogan ma diventi realtà, GCAP continua la sua campagna dal basso contro le diseguaglianze.
L’elemento centrale della campagna è il “volto della disuguaglianza”, in cui le persone parlano per se stesse, come, ad esempio, le donne vittime di discriminazioni. Queste donne con disabilità (oltre 600 milioni) o persone indigene e Dalits (340 milioni ) hanno voci forti e sono sempre più organizzate. Hanno bisogno di spazio politico – anche nella società civile.
Sulla base di questo lavoro delle coalizioni GCAP a livello locale e nazionale, stiamo chiedendo le seguenti misure per sradicare la povertà e combattere le disuguaglianze:
- Protezione sociale per tutti: Oltre il 70% della popolazione mondiale non dispone di una adeguata protezione sociale. Entro il 2030, la copertura del 100% è necessaria per raggiungere gli SDG.
- Giustizia fiscale: chiediamo imposte progressive per le imprese multinazionali e i ricchi per ridurre il crescente divario tra ricchi e poveri e per finanziare i sistemi di protezione sociale.
- Diritti delle donne e delle ragazze: il 70% dei poveri del mondo sono donne e ragazze e il 35% delle donne ha subito violenze sessuali. Chiediamo che siano garantiti uguali accessi a risorse e servizi di base come la salute e l’educazione, nonché leggi per porre fine a tutte le forme di discriminazione e violenza sulle donne e le ragazze.
- Partecipazione politica e libertà della società civile: le persone che vivono in povertà appartengono spesso a gruppi esclusi e devono essere inclusi nel processo decisionale. La società civile serve per costruire questa connessione tra cittadini e stato. La libertà di espressione e azione sono i presupposti per eliminare la povertà e la crescente repressione della società civile in tutto il mondo deve essere invertita.
Queste sono le ragioni per le quali il 17 ottobre solleviamo nuovamente le nostre voci, per rinnovare il nostro impegno per un mondo con meno diseguaglianze, la nostra determinazione ad eliminare la povertà entro il 2030.
Note:
Contattare Ingo Ritz, Global Call to Acton Against Poverty (GCAP), ingo.ritz@whiteband.org, +32498412008 per interviste, dettagli sulle mobilitazioni a livello nazionale, o per alter richieste.
GCAP è un movimento guidato dal sud che sfida le strutture e le istituzioni che perpetuano la povertà e le disuguaglianze. GCAP supporta le persone nelle loro lotte per la giustizia e sostiene individui e organizzazioni insieme nello sfidare le istituzioni e i processi che perpetuano la povertà e le disuguaglianze. Insieme difendiamo e promuoviamo i diritti umani, la giustizia di genere, la giustizia sociale, la giustizia climatica e la sicurezza necessaria per la dignità e la pace di tutti.
Beckie Malay (Philippines), Salina Sanou (Kenya) e Riccardo Moro (Italy)sono i tre portavoce di GCAP a livello globale. http://whiteband.org